I progetti di Antonio Monestiroli, presentati in mostra alla Galleria L'Archivolto dal 10 maggio al 18 giugno 1983, forse deludono chi cerca l'incanto della bellezza raggiunta o la meraviglia del nuovo, o chi guarda le architetture per accrescere le sue conoscenze tecniche all'interno di una scelta già fatta. Essi possono far pensare chi ha ancora qualcosa da decidere rispetto alla cultura architettonica e alla vita. Se si è capaci di allontanare il moralismo ideologico di chi pretende di insegnare le scelte più giuste o più progressiste, ma al contrario, guardando, si è capaci di immedesimarsi nei problemi e nelle risposte, allora si può avvicinarsi a chi si ritrae, non per sdegno, ma perché il silenzio perseguito permette di ascoltare alcuni valori dispersi. Su questa strada Monestiroli ci mostra una scelta di forme scarne e precisate: accurati rapporti geometrici, rigorose simmetrie ed equilibri, trasparenti suggestioni di luci ed ombre, spessori di materiali, trattati come chiara qualità degli edifici. Alla fine ci sembra posseggano un segreto della vita che costantemente rincorriamo. Gli stupendi plastici riprodotti in questo catalogo e realizzati con rara maestria da Attilio Francioli sono corredati, a fronte, dalle rigorose tavole progettuali (dalla prefazione).